"(...)dissero che l'avevano fatto scivolare fra due porte di granaio, seppellendolo in quella specie di bara, ma io non l'avevo visto.(...)"pag.73
Si tratta dell'ambiente in cui i cereali sono conservati, e analizzandone la storia possiamo dire che nei primi tempi, fra le popolazioni nomadi, sono presenti diversi luoghi di conservazione degli alimenti, diversi dai granai, ma essendo appunto una specie di migratori, non si avvertiva la necessità di immagazzinare il cibo che poteva invece essere istantaneamente procacciato e consumato. Fatta eccezione però per le aree in cui gli spostamenti erano più complessi e potevano avvenire unicamente dopo alcuni intervalli di tempo, anche a causa dei cambiamenti di stagione. Quindi in queste aree si suppone che siano nate le prime forme di conservazione degli alimenti, fra i cacciatori ed i pescatori delle zone artiche, facilitati in più in tale operazione dalle condizioni climatiche. Ma solo con il progressivo stanziarsi delle comunità e la formazione di diversi metodi di immagazzinamento, si può parlare di granai.
Questo ed altro è presente in questo sito:
http://www.treccani.it/enciclopedia/granaio_(Enciclopedia_Italiana)/
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