Il seguente blog altro non è che un lavoro svolto per motivi universitari, in quanto, nel corso di Storia della tecnologia svolto al Politecnico di Torino, mi è stato affidato il compito di realizzarlo in modo da descrivere ed analizzare il contesto storico e geografico di un libro da me scelto, ed in particolare le innovazioni tecnologiche presenti, scaturenti dal testo. Quindi quello sovrastante è il titolo del romanzo scelto.

lunedì 2 giugno 2014

MOTORE A VAPORE


 "(...)Era un vapore grosso e ci veniva contro come una furia che sembrava un nuvolone nero con tante file di puntini luminosi tutti intorno ma all'improvviso ci arriva addosso grande come una montagna con la lunga fila dei portelli della fornace spalancati che splendevano come tanti denti infuocati e colla massa della prua e lo scafo che ci sono proprio sulla testa.
Ci fanno un urlo e si mettono a scampanellare per fermare le macchine e si sente un gran putiferio di bestemmie e di fischi di caldaia; poi Jim si butta giù da una parte e io dall'altra e il vapore prende in pieno la zattera e la sfascia.(...)"pag.124


"Uno schema di macchina di Watt del 1781. Dalla caldaia il vapore entra nel cilindro facendo muovere il pistone che ha l'asta collegata al bilanciere. Il movimento di quest'ultimo fa muovere l'altra asta collegata alle due ruote dentate (rotismo o differenziale) che a loro volta trasferiscono il moto alla ruota più grande. Nel rotismo satellitare la ruota satellite, rigidamente fissata alla biella, si muoveva lungo il perimetro della ruota centrale che era inchiavettata all'albero. Il sistema del rotismo fu sostituito nel 1784 da un sistema a manovella. Osservo che questa macchina era già a doppio effetto, il vapore entrava cioè una volta nella parte inferiore del cilindro spingendolo in alto ed una volta dalla parte superiore del cilindro spingendolo in basso (la distribuzione del vapore avveniva mediante un cassetto di distribuzione)." 

La continuazione e spiegazione più dettagliata è presente in questo link : 

Inserisco qui un video che mostra il funzionamento attraverso una ricostruzione in vetro effettuata da Michal Zahradnik :


Nessun commento:

Posta un commento